Il guardiano silenzioso delle nostre coste
[🌊 Blu Mediterraneo #10] Antico e prezioso, resistente e ostinato: l'ulivo è il Mediterraneo
Poche cose rappresentano l’essenza del Mediterrano come l’ulivo. Un simbolo dal punto di vista naturale, sociale ed economico. Personalmente, ogni volta che mi trovo a due passi da un ulivo lo accarezzo, come fosse una persona cara. È come se riconoscessi nella pianta l’anima del Mediterraneo. Un’anima lunga secoli, che ne ha viste di ogni tipo. Belle e brutte. E continua comunque a splendere, nonostante le difficoltà.
Come avrai intuito, in questa puntata non siamo immersi nell’acqua, ma siamo comunque al mare. Fortemente al mare.
Antico e prezioso
Il mito vuole che sia stata la dea Atena a far nascere il primo albero di ulivo nel mondo. Uno dono per i greci e, di conseguenza, per tutti noi. L’ulivo - insieme all’olio che abbiamo imparato a ricavare - ha plasmato paesaggi e culture nel Mediterraneo per millenni, influenzando alimentazione, cultura e religione.
L’olio - oltre a essere utilizzato come alimento (in altre occasioni parleremo del suo ruolo nella Dieta Mediterranea) - è sempre stato impiegato in tantissimi contesti diversi. La prossima volta che passi accanto a un ulivo pensa che il suo frutto più prezioso, per tantissimo tempo ha illuminato le notti di pescatori e abitanti del Mediterraneo. Chiudi gli occhi. La percepisci quella lucina in lontananza che brilla, con in sottofondo il suono delle onde?
Alimento (non ti dico quante olive sono in grado di mangiare in pochi minuti!), fonte di luce e di energia alternativa alla legna e al grasso animale, ma non solo. L’olio d’oliva ha avuto un ruolo importante anche nella medicina tradizionale dei popoli mediterranei, grazie alle sue proprietà.
E la sua preziosità emerge ancor più chiaramente se entriamo nel mondo del simbolismo religioso e non. Nell'antica Grecia e a Roma, il ramo d'ulivo era un simbolo di pace e valore, utilizzato per premiare i cittadini più meritevoli. Nella tradizione cristiana, l'olio d'oliva viene usato da secoli nella celebrazione dei Sacramenti (come la Cresima, l'ordinamento sacerdotale e l'estrema unzione). Tant’è che l’etimologia di “Messia” ci porta all’azione di “cospargere d’olio”. Chi è unto - sia in senso fisico che metaforico - non può che essere qualcuno di importante. Perché? Semplice, perché l’olio è da sempre una sostanza preziosissima.
Resistente e ostinato
Ma è in termini naturalistici che l’ulivo mi sorprende e mi conquista ogni volta. Negli ultimi anni va di moda il termine “resiliente”, ma a me piace definirlo ostinato. Per le sue capacità di ritagliarsi uno spazio anche nei terreni più scomodi (pensa alle strette strisce di terra che popola in Liguria) e di resistere alla siccità. Per nostra fortuna, dunque, l’ulivo è una pianta estremamente longeva, con esemplari che possono superare i mille anni di vita. E come fai a non emozionarti quando li vedi? Come fai a non rimanere incantat* davanti a quei tronchi nodosi che sembrano sculture?
La sua crescita è lenta e la longevità è merito della sua forza e intelligenza, che gli permette di sopravvivere anche in condizioni non agevoli. La straordinaria capacità di resistere alla siccità, ad esempio, è una caratteristica che deriva dagli adattamenti che ha messo in atto nel tempo. Non sappiamo come fosse il primo ulivo creato da Atena, però sappiamo che ora la pianta ha radici superficiali ma in grado di estrarre acqua anche da strati più profondi del terreno durante periodi di siccità, e foglie piccole e rigide, che aiutano a ridurre la perdita di liquidi attraverso la traspirazione.
Senza dimenticare mai che gli oliveti svolgono un ruolo importantissimo nella conservazione degli ecosistemi mediterranei. Questo perché prevengono l'erosione eolica e idrica e aiutano la conservazione della biodiversità.
Eccoci. In poche righe abbiamo viaggiato tra mitologia e religione, cultura e tradizioni antiche, alimentazione e intelligenza della natura. L’ulivo non poteva mancare tra le pagine di Blu Mediterraneo. L’ulivo non può mancare nella nostra mente e nel nostro cuore.
Dedicagli un pensiero ogni volta che gli cammini accanto e ogni volta che ti godi i suoi preziosi frutti. E, soprattutto, ascoltalo! Chissà quante storie ha da raccontare, chissà quante cose ha visto e vissuto nella sua lunga vita. Millenni in cui è stato ed è ostinata, resistente e silenziosa guardia del nostro Mediterraneo.
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L'ulivo ovunque si trovi, quindi anche nell'entroterra, mi trasmette un senso di serenità. E' lì, silenzioso ma forte e sicuro, ritto nel suo tronco possente. Sulle montagne fra Firenze e Brisighella (alle porte di Faenza) si distingue nel suo stesso colore, il verde, in mezzo a tutti gli altri alberi. Quello che invece mi ha fatto male è vedere la strage della xylella in Salento 😔