Il mare d'inverno
[🌊 Blu Mediterraneo #7] Elogio della natura che si rinnova, anche quando tutto sembra immobile
Il mare d'inverno
È un concetto che il pensiero non considera
È poco moderno
È qualcosa che nessuno mai desidera
Iniziamo l’anno con le parole di… Loredana Bertè! O meglio, parole scritte da Enrico Ruggeri e cantate da lei. A incuriosirmi è l’idea che il mare d’inverno sia “un concetto che il pensiero non considera”. Perché questo effettivamente è il periodo in cui lo percepiamo gelido, scuro, immutabile. Forse anche un po’ ostile. Al punto che per molti è fonte di malinconia.
Eppure, non è proprio come lo immaginiamo. Come ho scritto già nelle puntate precedenti, il mare ci è ignoto, lo conosciamo in maniera davvero superficiale. E anche la stagione fredda è qui a dimostrarcelo e a smentire certe sensazioni.
Sì perché in questo periodo, sotto la superficie, il mare si mescola. Nel momento in cui ci sembra immutabile, in realtà rivela la sua dinamica vita interna. Il mare d'inverno è una sinfonia di trasformazioni, un mondo che cambia sotto il manto del freddo.
Come sulla terra gli alberi d’inverno ci sembrano privi di vita, ma in realtà a un occhio attento mostrano le gemme della vita che sarà, la stessa cosa avviene in acqua. E ce lo spiega benissimo Rachel Carson in quel libro splendido che è Il mare intorno a noi:
Altrettanto illusorie sono la mancanza di vita, la disperazione, l’irreparabilità del mare invernale. Dovunque si scorgono i segni sicuri che il ciclo si è completato, poiché racchiude in sé i mezzi per rinnovarsi. Vi è la promessa di una nuova primavera proprio nella gelidezza del mare invernale, nel raffreddamento delle acque che, tra poche settimane, si appesantiranno talmente da scendere in basso, precipitando il rovesciamento che costituisce il primo atto del dramma della primavera. Vi è la promessa di vita rinnovata nelle minute creature, simili a piante, che si abbarbicano alle rocce del fondo sottostante, i polipi quasi senza forma dai quali sboccerà in primavera una nuova generazione di meduse, che risalirà verso le acque superficiali; vi è un fine inconsapevole nelle pigre forme dei copepodi che svernano sul fondo, al sicuro dalle tempeste della superficie, mentre la vita è alimentata nei loro minuscoli corpi con i depositi di grasso accumulati prima del letargo invernale. Si stanno già facendo strada verso le acque superficiali i globuli trasparenti delle uova emesse dalle grige sagome dei merluzzi che – invisibili all’uomo – si sono spostati attraverso il mare gelido sino ai luoghi dove le hanno depositate. Anche nell’aspro mondo del mare invernale, queste uova daranno inizio alle rapide divisioni attraverso le quali un granulo di protoplasma si trasforma in un pesciolino vivo. La più sicura promessa risiede però probabilmente nel sottile pulviscolo di vita che rimane nelle acque superficiali, costituito dalle invisibili spore delle diatomee, alle quali non occorrono che il tocco del tiepido sole e i prodotti chimici fertilizzatori per rinnovare la magia della primavera.
Sarebbe bello quindi che imparassimo a guardare il mare d’inverno percependo la forza della natura che si adatta, che si rinnova. Le onde, più impetuose e maestose, non sono solo un capriccio del clima invernale, ma un riflesso delle profonde correnti che portano nuova vita e nuove storie dalle profondità. Non è solo un cambiamento di colore o di umore; è un intero ecosistema che si evolve, che respira in un ritmo diverso.
Il mare d’inverno non è solo uno stato d’animo, una passeggiata malinconica. Il mare d’inverno è un inno alla vita e alla sua sorprendente capacità di rinnovarsi.
PS: “Il mare d’inverno” entra dunque nella playlist del mare su Spotify. E grazie ad Alessandro che prima di Natale mi ha scritto per segnalarmi un’altra canzone super adatta a far parte della raccolta.
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🌊 Onde
Un po’ di cose portate dalla marea…
La bella notizia - È stato firmato il primo decreto attuativo della Legge Salvamare, che riguarda il recupero delle plastiche dai fiumi. Sì perché oltre l’80% dei rifiuti presenti in mare arriva dai fiumi.
La brutta notizia - A dicembre una cisterna con acido solforico è affondata nel Mar Ligure. Spero tu ne abbia sentito parlare, perché io purtroppo ho la sensazione che certe news non abbiano la diffusione che dovrebbero avere. In questo caso si rischia il disastro ambientale nel santuario dei cetacei, come sottolineato dal WWF, che ha anche ribadito il problema del traffico marino nel Mediterraneo.
Lo studio - Il mare fa bene. Potrebbe suonarci lapalissiano perché in fondo l’abbiamo sempre saputo, ma se ora lo conferma anche la scienza… Il mare rilassa, stimola e rende felici.
Il podcast - Isole d’inverno. Questo bel podcast su RaiPlay Sound racconta com’è la vita su alcune delle isole italiane più belle durante la stagione fredda. Otto puntate per altrettante isole, da Pellestrina a Favignana.
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