La seconda vita (sostenibile) delle vele
[🌊 BluMed #11] Nuovo appuntamento con la rubrica "Voci del mare": la storia di Silvia Ronchi e Rivelami
Cambiare vita, trasferirsi, far esplodere la creatività, superare le difficoltà, dare valore alle cose e tutelare la natura. La passione per il mare ha una forza tale su di noi che è in grado di portarci a tutta una serie di trasformazioni che difficilmente avremmo potuto immaginare. Un po’ come accaduto a Silvia Ronchi - architetto milanese con un grande amore per il mare - che insieme al marito ha fondato Rivelami, brand che dona una seconda vita, decisamente creativa, alle vele.
È lei la protagonista di questa puntata della newsletter. Come avrai intuito, le onde hanno portato il secondo appuntamento con Voci del Mare, la rubrica che racconta le storie di chi ha fatto del mare la propria vita e di chi si impegna quotidianamente per proteggerlo e valorizzarlo.
Entriamo subito nel cuore di questa storia.
Il mare è …
La prima domanda è d’obbligo: come è nato l’amore per il mare? Se fosse una relazione sentimentale, per Silvia possiamo dire che è iniziata come amore a distanza per evolversi in una bella convivenza: “Il mio amore per il mare è congenito, sono nata a luglio e a pochissimi mesi ho avuto il mio primo incontro con il mare, da allora, il legame si è sempre rinforzato. Nata e cresciuta in città, ricordo con grande gioia i momenti delle partenze per il mare, erano un rito: la mamma che preparava metri cubi di valigie, mio padre che si lamentava sempre, ma intanto caricava sul tetto il windsurf con vela BIC (erano gli anni ‘80), gli asciugamani messi sul sedile posteriore dove io avrei beatamente dormito, risvegliandomi finalmente al mare!”
“Per anni - aggiunge Silvia - ho vissuto il mare da turista, ma a un certo punto ho voluto che fosse la base del mio quotidiano, così dalla Lombardia ci siamo trasferiti in Liguria, casa e lavoro in un colpo solo. Non potrei pensare a una vita senza, l’acqua è il mio elemento, nel mare trovo energia, serenità e conforto”.
E il nostro mare è il Mediterraneo. Ho chiesto quindi cosa rappresenta per lei questo bacino meraviglioso: “I profumi della costa, elicriso, rosmarino, fico d’india; una palette di colori dal verde al blu intenso, acque calme e scogliere battute da onde arroganti”.
“Credo che nel Mediterraneo ognuno possa ritrovare dei tratti della propria personalità e comprendere meglio gli altri. Ricco di storia, culture, tutte così vicine affacciate sulle stesse acque, nel Mediterraneo basta guardare poco lontano per scoprire nuovi mondi”.
Rivelami: una seconda vita per le vele
Silvia ha poi trasformato la passione per il mare in un progetto imprenditoriale che definirei romantico e allo stesso tempo sostenibile. Come anticipato all’inizio, la sua attività si chiama Rivelami e regala una seconda vita alle vele trasformandole in borse, accessori e complementi d’arredo artigianali. Ma facciamocelo raccontare da lei.
“Il progetto è nato nel 2012 sul Lago di Como, quando la mia professione da architetto navigava in acque difficili e l’attività commerciale legata alla nautica di mio marito (velista di lungo corso) era una boa alla quale mi aggrappavo. Ai tempi il negozio offriva servizi di riparazione vele e troppo spesso si accumulavano materiali di scarto. I tessuti delle vele erano speciali, avevano un vissuto oltre a particolari doti di resistenza. La mia creatività aveva bisogno di essere canalizzata in qualcosa che mi stimolasse, così ho cominciato a realizzare i primi “timidi” modelli di borse con il tessuto di recupero delle vele. Esposti nel negozio, venivano venduti molto velocemente e questo mi ha fatto iniziare a crederci, così, dopo 2 anni di sperimentazione, nel 2014 nasce il brand Rivelami, che nel marchio riporta tutta l’essenza di questo progetto: RI come riutilizzo, VELA la nostra passione, MI è l’esortazione a fare bene, con amore raccontando storie di mare”.
Il suo lavoro di recupero delle vele mi incuriosisce molto. E così ho chiesto a Silvia se ha un aneddoto o racconto particolare legato alla ricerca che c’è dietro la creazione di uno dei suoi prodotti: “Recuperiamo le vele grazie alla collaborazione di velerie, armatori e comandanti, un giorno, un comandante di un Max yacht fermo a Genova per la manutenzione annuale, ci chiama: ‘Ho delle vele da darvi, vi aspetto in magazzino’. Partiamo con il nostro furgone, arriviamo a Genova, carichiamo le vele, mangiamo la focaccia e torniamo a casa. Il giorno dopo apriamo le sacche e una di queste vele ci colpisce in modo particolare, sembrava nuova. Ci siamo subito bloccati, abbiamo pensato ad un errore e mai avremmo potuto rischiare di tagliare una vela del valore di qualche decina di migliaia di euro. Chiamiamo subito il comandante per sincerarci che fosse davvero una vela di scarto, dall’altra parte del telefono c’è stato un sintetico ma efficace ‘Taglia, taglia!’ Ne è uscita una collezione di borse e articoli per la casa stupendi”.
Superare le tempeste
Come accade con tutto nella vita, un progetto veleggia verso il futuro se prima è stato in grado di fronteggiare e superare le tempeste che ha incontrato. Nel caso di Silvia i momenti davvero sfidanti sono stati due, come ci racconta:
“Il primo è stato nel 2016 quando Rivelami doveva cominciare ad essere ‘autosufficiente’ visto che a dicembre 2015 chiusi la partita Iva da Architetto. I primi mesi sono stati davvero duri, ho dovuto imparare velocemente competenze in tanti ambiti differenti, avendo un budget molto limitato, non potevo contare su professionisti nel campo del marketing, grafica, produzione, taglio, modellistica. Ho dovuto arrangiarmi. Fortunatamente, sono una persona che non si paralizza davanti alle difficoltà, ma reagisce con molta determinazione, quindi mi sono rimboccata le maniche e mi sono messa a studiare e contemporaneamente a cucire il più possibile”.
L’altro periodo difficile è più recente e accomuna molti imprenditori e artigiani: “Il secondo momento in cui ho visto l’abisso è stato febbraio 2020, sulla scrivania avevo ordini in ambito Corporate che coprivano la produzione fino a giugno, ma nel giro di 3 giorni tutti quegli ordini sono stati annullati: erano arrivate le prime notizie dalla Cina, tutte le grandi aziende hanno tirati i remi in barca e ovviamente i gadget aziendali sono stati i primi ad essere tagliati. In quel momento, con le macchine da cucire ferme, mi sono dedicata alla nostra community nel nostro ‘pozzetto virtuale’, dove raccontavamo di noi e di storie di mare, mentre nel frattempo pianificavamo una nuova rotta, il nostro piano B, quello di spostare la nostra attività al mare avvenuta a novembre 2020”.
Difficoltà superate per fortuna. Le soddisfazioni e i progetti per il futuro hanno la meglio, come racconta Silvia. “Soddisfazioni ce ne sono molte, prima di tutte la gioia quotidiana del mio lavoro, le recensioni che scrivono i nostri clienti, l’espressione compiaciuta di chi vede il nostro prodotto ‘dal vivo’ e dice: ‘Sono fatte davvero bene queste borse!’ e la certezza di fare un prodotto realmente sostenibile. L’obiettivo futuro è allargare il nostro orizzonte su mercati esteri, e stiamo sviluppando un nuovo progetto che rappresenta pienamente il tema della seconda vita, seconde possibilità, ma da brava marinaia sono scaramantica, e non rivelerò di più”.
Un po’ di mare da leggere
Per concludere, ho chiesto a Silvia di consigliarci qualche contenuto interessante su questi temi, qualcosa che l’ha davvero colpita. “Per comprendere l’amore e il fascino della vela, non si può non leggere i libri di Bernard Moitessier, ma il libro che mi sento di suggerire è “60.000 miglia a vela. Io, Bernard e il mare” di Francoise de Cazalet, ex moglie del famoso navigatore. Lei, come me, ha conosciuto la vela grazie al marito, ma quelle emozioni sono diventate irrinunciabili, tanto da intraprendere un viaggio incredibile”.
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Puoi scoprire di più su Rivelami e le creazioni artigianali di Silvia Ronchi seguendo la pagina Instagram del progetto o consultando il sito del brand.
A proposito di vele… Sulle nostre coste sono tornate le velelle. Di che si tratta? Ne ho parlato su Instagram. (Se vuoi, approfittane per seguire Blu Mediterraneo anche lì)
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