La regina del nostro mare
[🌊 Blu Mediterraneo #5] Conoscere, riconoscere e raccontare la Posidonia e le sue preziose praterie
Come vivresti con un polmone solo?
La nostra esistenza su questo pianeta è tutta merito di due polmoni speciali. Uno verde, che è quello che identifichiamo con piante, alberi e foreste presenti sulla Terra e uno blu, che è quello che ci regalano le acque, dolci e salate.
Un respiro ogni due lo dobbiamo al polmone blu, ma come dicevo nell’ultima puntata della newsletter, noi il mare lo conosciamo in maniera abbastanza superficiale. Dobbiamo familiarizzare di più con le meraviglie nascoste in profondità per scoprire un mondo vibrante di vita e di colori e per poterlo difendere.
In questo caso mi riferisco alle foreste sottomarine, vere e proprie oasi di biodiversità, che giocano un ruolo essenziale non solo per la vita marina, ma anche per noi che viviamo con i piedi ben saldi sulla terra. E in questo regno sommerso, la Posidonia oceanica emerge come una protagonista silenziosa ma fondamentale.
Si chiama “oceanica”, ma è un tesoro tutto Mediterraneo.
Preziosa e fondamentale per tutti noi
La Posidonia è unica. Non è un'alga, ma una pianta vera e propria con radici, fusti e foglie, evolutasi da un antenato terrestre milioni di anni fa. Le sue praterie formano dense foreste sottomarine che offrono riparo, cibo e nursery per innumerevoli specie. Dai piccoli invertebrati ai grandi pesci, tutti trovano rifugio tra le sue foglie ondeggianti.
Ma il ruolo della Posidonia non si ferma qui. Questa pianta ha un'incredibile capacità di proteggere le nostre coste. Le sue radici e i fusti intrecciati stabilizzano i fondali marini, riducendo l'erosione costiera. Le praterie di Posidonia sono anche efficaci nel filtrare e purificare l'acqua del mare, mantenendo pulite le nostre spiagge.
Riconoscila, quando la incontri…
E proprio in spiaggia l’avrai incontrata molte volte, sotto forma di ammassi di materiale vegetale che si deposita sulla sabbia. Accumuli che prendono il nome di banquette. Ciò che, a prima vista, a molti può sembrare un cumulo di alghe o addirittura di sporco, è in realtà la più grande difesa del nostro Mediterraneo. Questo perché protegge i litorali e costituisce un habitat ideale per molti organismi. Pensa che invece c’è chi discute di come occultarla alla vista perché teme che allontani i turisti…
Le foglie di Posidonia che trovi sulla spiaggia sono lunghe, strette e piatte, variano nel colore dal verde scuro al marrone o quasi nero, e sono raggruppate in fasci. Non si sfaldano facilmente come le alghe e non hanno un odore forte o sgradevole, ma piuttosto un aroma leggero di mare, specialmente quando sono bagnate. Normalmente la banquette si forma in linee parallele alla riva, a causa dell'azione delle onde e delle correnti che li depositano sulla spiaggia.
Come dicevo, molti turisti e bagnanti - ma anche titolari di stabilimenti balneari - li percepiscono come un fastidio, però ora sappiamo che hanno un ruolo fondamentale per l'ambiente. Quindi, la prossima volta che li vedi pensa alla loro funzione ecologica e al loro contributo alla salute del nostro amato Mediterraneo. Sorridi e sii grat* per questa meraviglia.
E se senti qualcuno lamentarsene, con gentilezza puoi sempre cercare di fargli cambiare idea per mezzo della conoscenza, ovvero spiegando loro di cosa si tratta.
La Posidonia non è solo una pianta, è un simbolo.
Un simbolo della nostra connessione con il mare, della sua forza e della sua fragilità. Proteggendola, proteggiamo un pezzo di noi stessi.
Difendila, perché è in pericolo
Raccontare queste cose è importante anche perché questo gioiello purtroppo è in pericolo. Le praterie di Posidonia stanno affrontando minacce crescenti a causa dell'inquinamento, del surriscaldamento delle acque e dell'espansione urbana costiera. La loro scomparsa non sarebbe solo una perdita ecologica, ma anche un colpo duro per la pesca e molte altre attività vitali per le comunità costiere.
I recenti risultati delle attività di monitoraggio dell’ambiente marino condotte in tutti i mari italiani dal Sistema nazionale per la protezione ambientale – SNPA, mostrano come il 25% dei siti monitorati di Posidonia presenta una bassa densità di fasci al metro quadrato. E questo è un segnale di disturbo che non dobbiamo in alcun modo sottovalutare. C’è però anche un dato incoraggiante da sottolineare: nelle circa 100 aree indagate, la densità è "normale" nel 63% dei casi ed "eccezionale" nell'11%. Ma guai ad abbassare la guardia.
Nel Mediterraneo le realtà all’opera per difendere queste praterie sono molte e una la troverai anche nei link qui sotto. Dalla ricerca scientifica al coinvolgimento delle comunità locali, per fortuna si stanno adottando diverse strategie per proteggere e ripristinare queste foreste vitali. Ed è fondamentale continuare a sostenerle, perché la salute del nostro mare dipende dalla salute della Posidonia. E la nostra salute dipende dalla salute del mare. Perché due polmoni sono meglio di uno solo, giusto?
Quando guardiamo il mare, ricordiamoci di quello che si nasconde sotto la superficie: un mondo che respira, vive e ci sostiene.
👥 Al mare insieme
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Ecco perché ho creato un canale Telegram dove condividere con te nel corso della settimana contenuti extra, storie, news e link utili - ovviamente a tema mare - e dove possiamo commentare tutto ciò insieme.
Ci vediamo lì?
🌊 Onde
Un po’ di cose portate dalla marea…
Il progetto - Per tutelare le foreste sottomarine delle Baleari, a Formentera ormai da qualche anno c’è Save Posidonia Project. Un’iniziativa che promuove il turismo sostenibile e raccoglie fondi a difesa di queste magnifiche oasi di biodiversità.
Il cartoon - Banquette alla riscossa! è un cartone animato realizzato dall’ISPRA per spiegare ai ragazzi delle scuole medie l’importanza di questi cumuli di Posidonia. Un video da far vedere a figli, nipoti, cugini per sensibilizzarli fin dalla giovane età.
La notizia - Con il progetto “Una pianta per ogni abitante” Gaeta si candida a diventare la città più verde del Mediterraneo. Il piano prevede l’inserimento di oltre ventimila nuove piante in ambito urbano nell’arco di dieci anni.
Il video - Impariamo a divertirci con la stessa spensieratezza dell’orso polare che gioca beatamente in acqua.
Il libro - Lasciami andare: Quando le orche arrivarono a Genova. Questo bel libro per ragazzi di Claudia Fachinetti può essere un’ottima idea regalo per Natale. Un fatto di cronaca accaduto nel 2019 si mescola a un’appassionante storia immaginaria e a informazioni utili per conoscere meglio le orche.
🧭 La bussola
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